Viminale: espulsi 2 tunisini, uno era tra i contatti del killer di Berlino

Espulsi due tunisini “per motivi di sicurezza dello Stato”: uno di loro era tra i contatti dell’attentatore di Berlino Anis Amri.Lo ha reso noto il Viminale sottolineando che salgono così a 147 “i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi, di questi, 15 eseguiti nel 2017”.

In particolare – ha spiegato il Viminale – è stato espulso un 44enne tunisino senza fissa dimora, emerso all’attenzione degli investigatori di polizia perché intestatario di un’ utenza telefonica risultata presente tra i contatti dell’attentatore del mercato di Natale di Berlino Anis Amri nel giugno 2015, quando quest’ultimo era ospite della famiglia di un connazionale, ora detenuto presso il carcere di Velletri, per reati comuni. A seguito delle indagini svolte, il tunisino è stato trattenuto nel centro di Caltanissetta in attesa dell’espulsione, avvenuta oggi dalla frontiera marittima di Palermo, con nave destinazione Tunisi.

L’altro espulso è un 34enne tunisino, segnalato dai servizi di intelligence nell’ambito del monitoraggio della comunità islamica della provincia di Perugia, come “elemento di orientamento radicale”, parte di un’organizzazione di spacciatori tunisini, operanti nel capoluogo umbro, legati ad un altro connazionale, già espulso dall’Italia per motivi di sicurezza dello Stato il 14 maggio 2015. Dalle indagini svolte è emerso, inoltre, che il tunisino espulso oggi, “oltre ad aver evidenziato le sue simpatie per il Daesh, durante la sua precedente permanenza a Lucca, non avrebbe escluso la possibilità di recarsi in Siria”. Rintracciato a Palermo lo scorso 14 febbraio e risultato irregolare sul territorio nazionale, è stato trattenuto nel centro di Caltanissetta. Oggi è stato rimpatriato dalla frontiera area di Palermo con un volo diretto a Tunisi. askanews