Schengen, parlmento UE: ok controlli sistematici alle frontiere esterne

Il Parlamento Ue ha modificato oggi il Codice frontiere Schengen con l’obiettivo di migliorare la lotta al fenomeno dei foreign fighter. L’emendamento, approvato con 469 sì, 120 no e 42 astensioni, prevede che gli Stati membri controllino in modo sistematico tutte le persone che attraversano le frontiere esterne dell’Ue, tramite la consultazione di banche dati, come quelle sui documenti smarriti e rubati, il Sistema di informazione Schengen (SIS) e le altre banche dati europee.

I controlli saranno obbligatori a tutte le frontiere esterne dell’Ue, aeree, marittime e terrestri, sia in entrata che in uscita. Se tali controlli sistematici dovessero rallentare in maniera eccessiva il traffico frontaliero via terra o via mare, gli Stati membri potranno decidere di effettuare solo controlli “mirati”. Tali controlli “mirati” potranno essere utilizzati negli scali aerei per un periodo transitorio di sei mesi, ampliabile a 18 in casi eccezionali, quali la mancanza di strutture adatte ai controlli sistematici. La modifica, già concordato col Consiglio lo scorso 5 dicembre, entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Ue. Danimarca, Irlanda e Regno Unito hanno scelto di essere esclusi dalla nuove regole. ANSA Europa