“La divaricazione forse è già insanabile. Gli elettori hanno perso la speranza. Sabato lanciamo la nostra proposta, l’ultima chance al Pd. Se Renzi accetta, bene. Altrimenti, domenica andremo via. Mi sforzo di evitare lo strappo, ma fedele ai miei valori”. Lo afferma in una intervista a Repubblica il governatore della Puglia Michele Emiliano secondo il quale Renzi deve “accettare una conferenza programmatica, poi un congresso che non sia un rito abbreviato. In autunno, insomma”.
Renzi “continua a correre come un matto, senza sapere dove va. Noi vogliamo arrivare al 2018 con Gentiloni – ribadisce Emiliano -, lui pensa di mollarlo in base alle sue esigenze congressuali. Ma se hai perso tutte le battaglie, nessuno ti segue”. Bisogna far conto che Emiliano, Speranza e Rossi sono “un candidato unico. Poi – aggiunge – stabiliremo i ruoli tra questi primus inter pares. Se si fa un congresso è una cosa, se un movimento di ricostruzione del centrosinistra un’altra. Ma non siamo soli: pezzi della maggioranza renziana hanno capito che un Pd trasformato in partito personale di Renzi è destinato a una legnata elettorale tale da farlo scomparire”.
Orlando? “Sta facendo un cammino difficile. Ministro di Renzi, poi pilastro della maggioranza. Ma noi siamo una comunità, non possiamo mica considerarlo uno del campo avverso: anche io ho votato Matteo, per dire. Orlando dentro questo progetto è assolutamente il benvenuto” e “quattro punti di vista autorevoli sono meglio di tre. Non abbiamo paura che arrivi uno più bravo di noi, anzi siamo felici se questo avviene”. ASKANEWS