In un primo momento, il governo tedesco – dopo aver sentenziato che non era dovuta la taglia di 100mila euro – aveva deciso di dare una medaglia ai due agenti di Sesto San Giovanni che hanno ucciso il killer di Berlino, ma poi ha preferito rinunciare dopo aver scoperto che nei loro profili c’erano frasi di destra e foto di Mussolini. Non riceveranno quindi alcuna onorificenza in Germania perché considerati tendenti all’apologia di fascismo, quindi meglio lasciare perdere.
Scrive il Corriere che Stephan Mayer, un esperto di affari interni della Csu (il partito gemello bavarese della Cdu di Angela Merkel, che ha ricevuto il premio Kalergi senza vergognarsi), ha commentato che «la decisione del governo federale di non dare un’onorificenza a questi due poliziotti è assolutamente corretta a causa della loro ovvia attitudine neofascista».
A Berlino, dove evidentemente l’ipocrisia regna sovrana, si evitano così polemiche e scivoloni imbarazzanti. Da semplici fotografie e post è difficile stabilire quali siano gli orientamenti politici dei due poliziotti italiani. E difficile è chiederglielo ora: quando i loro nomi sono stati resi noti – immediatamente dopo la sparatoria del 23 dicembre, dal ministro dell’Interno Marco Minniti – sono stati trasferiti e protetti per ragioni di sicurezza.