Appoggiarsi a Trump per costringere la Germania a riequilibrare le proprie politiche commerciali o per ottenere concessioni da Bruxelles potrebbe “innescare l’irritazione di Berlino” e, nella nuova Europa a più velocità, “l’Italia nella migliore ipotesi potrebbe essere messa da parte o nella peggiore, punita”
L’Italia, a differenza di alcuni suoi partner europei, Francia e Germania in testa, ha assunto nei confronti della nuova amministrazione Usa un approccio “morbido” e “pragmatico”. Lo scrive il Financial Times in un articolo intitolato “L’Italia rifugge dal conflitto con l’America di Trump”. Per il quotidiano finanziario della City, “un’Italia accomodante potrebbe complicare gli sforzi degli altri leader europei – meno la Gran Bretagna di Theresa May – per costruire una riposta europea forte e comune alle politiche del nuovo inquilino della Casa Bianca”.
Uno dei motivi dell’atteggiamento “cauto” che l’Italia ha assunto dal giorno dell’elezione di Donald Trump potrebbe derivare dalla personalità “discreta e diplomatica” del premier italiano Paolo Gentiloni. Ma le ragioni, prosegue il Ft, potrebbero anche affondare nella tradizionale politica italiana a partire dal Dopoguerra, che ha sempre portato il nostro Paese a “rifuggere dai conflitti con le grandi potenze”.
Se le annunciate politiche protezionistiche di Trump rappresentano una “diretta minaccia alla tiepida ripresa italiana, data l’importanza dell’export nell’economia” del Paese, il Ft ritiene che Roma veda dei “potenziali benefici” nel “nuovo ordine geopolitico” imposto da Trump. Innanzitutto, la volontà della nuova amministrazione Usa di impiegare la Nato meno in chiave anti russa e più come strumento di lotta al terrorismo in Medio Oriente e nel Mediterraneo.
Inoltre, la cancellazione delle sanzioni a Mosca sarebbe un “grosso vantaggio” per l’Italia. Eppure, sostiene il quotidiano, “ci sono dei grossi rischi per l’Italia nell’apparire troppo “accogliente o perfino opportunista” con la nuova amministrazione di Washington. Il “rischio principale” per il Ft è proprio sul “fonte europeo”. Appoggiarsi a Trump per costringere la Germania a riequilibrare le proprie politiche commerciali o per ottenere concessioni da Bruxelles potrebbe “innescare l’irritazione di Berlino” e, nella nuova Europa a più velocità, “l’Italia nella migliore ipotesi potrebbe essere messa da parte o nella peggiore, punita”. adnkronos
Della serie:schiavi e servi della UE!