Spunta una conversazione tra Giorgio Napolitano e Giovanni Bazoli che fa tremare l’ex presidente della Repubblica. il giornale
Re Giorgio è stato, infatti intercettato al telefono con il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo nell’ambito dell’inchiesta su Ubi Banca coordinata dalla procura di Bergamo. A rivelarne il contenuto è Panorama in un articolo pubblicato nel numero che sarà in edicola domani.
La telefonata risale al 19 marzo 2015, un paio di mesi dopo le dimissioni dal Quirinale di Napolitano. Panorama riporta la trascrizione del colloquio così come riassunto dalla Guardia di Finanza: “Napolitano dice che come gli aveva anticipato, aveva fissato un incontro con il presidente (Sergio Mattarella) per alcuni argomenti urgenti per cui ha colto l’occasione per rappresentargli la situazione”. Al quel momento della telefonata, come ricorda il settimanale diretto da Giorgio Mulè, Bazoli è già indagato dalla procura di Bergamo per “associazione a delinquere finalizzata alla commissione di vari reati e impegnato in prima persona nella battaglia per il controllo di Rcs e Corriere della Sera, che si concluderà con la vittoria di Urbano Cairo, editore e patron de La 7″.
La telefonata parte da una utenza del Quirinale. “Napolitano specifica di aver fatto riferimento (con Mattarella, ndr) anche al dialogo di questi anni tra loro (e cioé tra Napolitano e Bazoli, ndr) e prima ancora con Ciampi – scrivono le Fiamme Gialle – Napolitano dice che questi (Mattarella) ha apprezzato, ed ha detto che considera naturale avviare uno stesso tipo di rapporto ‘schietto’, informativo e di ‘consiglio'”.
E continuano: “Napolitano suggerisce di formulare, attraverso la segreteria, una richiesta di incontro che sicuramente accetterà. Bazoli dice che lo cercherà per i canali ufficiali nei prossimi giorni. Napolitano dice speriamo bene, anche perché ha sentito fare un nome ‘folle’, ovvero di quel signore che si occupa o meglio è il factotum de La 7”.
Panorama ricostruisce tutte le conversazioni in cui, tra il 2014 e il 2015, Bazoli fa riferimento con diversi interlocutori a Napolitano, al tempo capo dello Stato poi divenuto senatore a vita. In uno di questi colloqui, che risale all’aprile del 2014, il banchiere svela di “avere avuto un incontro al Colle”. Quindi aggiunge: “Io gli ho chiesto espressamente ed ho avuto da lui l’assicurazione che quantomeno fino alla fine dell’anno lui rimane”.
Un mese prima, al telefono con Giulia Maria Crespi, afferma: “Quando parlo dei miei problemi ‘in alto, al Colle’, trovo sempre una grande corrispondenza”.