Dopo François Fillon, Marine Le Pen. Il Parlamento europeo pretende dalla presidente del Front national e deputato a Strasburgo la somma di 339,946 euro. Secondo l’istituzione, la candidato del Front national alle prossime elezioni presidenziali dovrebbe pagare all’Europa stipendi dei due dipendenti sospettati di far parte del FN: la sua assistente Catherine Griset e la sua guardia del corpo personale.
Marine Le Pen, che ha presentato una denuncia contro l’Ufficio per la lotta antifrode (Olaf) è determinata a non pagare la somma richiesta. Il suo stipendio potrebbe quindi essere dimezzato di prepotenza dal Parlamento europeo.
Marine è già in difficoltà perché Le banche rifiutano di finanziare la campagna di Marine Le Pen
A raccontarlo la stessa leader del movimento antieuropeo e anti-immigrazione parlando alla tv France 2, indicando nel secco rifiuto degli istituti di credito d’Oltralpe di finanziare la sua campagna presidenziale un problema reale per la democrazia.
“Il fatto che le banche non si prestino a noi giocando un ruolo politico pone un problema reale per la democrazia. Sono le banche che decidono chi può correre alle elezioni e chi non può”.
“Per il momento non è stato accordato nessun prestito (…) ho inviato richieste a 45 banche in tutto il mondo, anche in Russia”, ha detto La Le Pen.
Ora arriva la batosta del Parlamento Ue che vuole sottrarle oltre 300mila euro, con motivazioni assurde, per peggiorare la situazione