WASHINGTON, 28 GEN – Priorita’ ai cristiani tra i rifugiati siriani in Usa: lo ha suggerito Donald Trump in una intervista al Christian Broadcasting Network. I cristiani “sono stati trattati in modo orribile”, ha osservato il presidente evocando le difficolta’ dei siriani cristiani ad entrare in Usa come rifugiati. “Se eri un musulmano potevi entrare ma se eri un cristiano no, era quasi impossibile”, ha aggiunto, sottolineando che erano tutti perseguitati allo stesso modo: “venivano tagliate le teste a tutti e soprattutto ai cristiani. Per questo abbiamo deciso di aiutarli”. ANSA
Puntualmente arriva lo stravisamento della verità da parte di Malala, la ragazzina islamica manovrata dall’ONU
“Ho il cuore a pezzi”: con queste parole Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace, ha commentato il decreto firmato dal presidente americano Donald Trump che, per MOTIVI DI SICUREZZA NAZIONALE, prevede restrizioni agli stranieri provenienti da Paesi a rischio terrorismo.
“Ho il cuore a pezzi nel vedere il presidente Trump chiudere la porta a bambini, madri e padri in fuga da violenza e guerra … ho il cuore a pezzi nel vedere l’America voltare le spalle al suo fiero passato di accoglienza a rifugiati e migranti”, ha vaneggiato la 19enne pachistana che nel 2012 venne presa di mira dai talebani per il suo aperto sostegno al diritto all’istruzione delle bambine.”Ho il cuore a pezzi nel vedere i bambini siriani, che soffrono da sei anni per una guerra di cui non sono responsabili, obiettivo di discriminazione. In questi tempi di incertezza e inquietudine nel mondo, chiedo al Presidente Trump di non voltare le spalle ai bambini più vulnerabili e alle famiglie”, è stato l’appello di Malala. (con fonte fonte Afp)