Traffico clandestini, organizzazioni criminali hanno intascato 3-6 mld di dollari

Il fatturato delle organizzazioni criminali che si occupano della tratta degli esseri umani è stato nel 2015 tra i 3 e 6 miliardi di dollari: “si tratta del mercato illegale maggiormente in crescita nell’Unione Europea”. (GRAZIE AGLI IMMIGROFILI)

E’ quanto ha spiegato in audizione in Commissione Schengen il vice direttore di Europol Wil Van Gemert sottolineando che i trafficanti sono ormai delle vere e proprie agenzie di servizi.

Migranti, Frontex accusa le Ong di collusione con trafficanti

Oltre il 90% dei migranti intervistati – ha detto – ci ha raccontato di aver avuto agevolazioni dalle organizzazioni criminali. Servizi come la fornitura di passaporti, la disponibilità di mezzi di trasporto e la possibilità di trasferimento di denaro. Hanno messo in piedi vere e proprie agenzie di viaggio“. Ci sono le organizzazioni che operano nei paesi di provenienza e transito e le “organizzazioni secondarie”, vale a dire quelle che “forniscono tutto il supporto necessario una volta arrivati in Europa”, dove i migranti vengono sfruttati come manodopera illegale e nel traffico di droga.

Per contrastare un simile mercato “l’attività delle forze di polizia non basta – ammette il vice di Europol – noi possiamo attaccare le organizzazioni criminali, ma serve un’azione complessiva” a livello Ue. Per quel che riguarda le forze di polizia, però, è necessario un “sempre maggiore scambio di informazioni, che consentirebbe una maggiore interoperabilità tra gli stati e dunque una maggiore prevenzione”.

Quanto alla possibilità che i terroristi si infiltrino tra i migranti per raggiungere l’Europa, secondo il vice direttore di Europol sono state raccolte prove di come le organizzazioni siano state sfruttate dai miliziani dell’Isis per “finanziare i propri interessi” e per ottenere documenti. Ma si tratta di “casi isolati”. “Quello che è importante – ha aggiunto Van Gemert – è che all’arrivo dei migranti vi sia una identificazione dei possibili terroristi”. Attualmente nel database di Europol sono inseriti 38mila nomi, di cui 4mila di cittadini europei, ritenuti legati all’estremismo islamico. ANSAMED