Con provvedimento firmato dal ministro dell’Interno per motivi di sicurezza dello Stato è stata eseguita la terza espulsione del 2017. Si tratta di un 32enne tunisino, “dimorante ad Ancona, già segnalato per la sua significativa propensione alla violenza e denunciato all’Autorità Giudiziaria nel marzo 2015 per i reati di rapina e lesioni personali aggravate“, spiegano al Viminale.
Dall’analisi della sua pagina Facebook “sono poi emersi contenuti di natura palesemente jihadista, accompagnati da proclami e da immagini inneggianti allo Stato Islamico“. In seguito a indagini svolte dai servizi di sicurezza e di prevenzione, anche in ambito internazionale, il tunisino avrebbe tenuto “contatti con un estremista connazionale, membro dell’autoproclamato Stato Islamico, a sua volta entrato in collegamento con l’attentatore di Berlino Anis Amri“. Rintracciato presso Falconara Marittima (AN) lo scorso 24 dicembre “mentre vagava senza fissa dimora, è stato trasferito presso il Cie di Torino e oggi è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Malpensa con volo diretto a Tunisi”. Salgono così a 135 “i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi”. (AdnKronos)