Cagliari, fermati siriani con documenti falsi

 

L’intento sarebbe stato quello di raggiungere il Nord Europa, probabilmente Londra, passando per un aeroporto con controlli ‘blandi’. Non è stato così però per i tre cittadini siriani (tra loro un minore) arrivati ieri notte a Cagliari via Milano e bloccati dalla polizia di frontiera con passaporti falsi. E’ probabile che i tre si siano affidati ad una organizzazione internazionale che si occupa di fornire documenti e organizzare i viaggi, facendo transitare i profughi, o gli irregolari, in aeroporti dove li livello dei controlli sarebbe basso.

Così non è stato a Cagliari dove un agente della Polizia di Frontiera ha riconosciuto i documenti falsi. Da qui il fermo di polizia giudiziaria per i tre siriani, trattenuti durante la notte al posto di polizia dell’aeroporto, poi trasferiti in questura, negli uffici della Digos. Molti gli interrogativi ai quali dovranno rispondere, primo fra tutti come siano potuti arrivare a Cagliari, con quale volo sarebbero dovuti ripartire o trattenersi in Sardegna. Ma dovranno chiarire anche la loro provenienza e come sono entrati in Italia.

“C’è un grave problema nella sicurezza” scrive al Questore di Cagliari e al Responsabile della V^ Zona Polizia di Frontiera, che comprende Lazio, Sardegna e Umbria, il segretario regionale del Siulp della Sardegna, Salvatore Deidda, in merito. “La preoccupazione – scrive il sindacalista del Siulp ai vertici della Polizia – è ancora più grande quando nella notte appena trascorsa la sicurezza non è stata garantita dai pochi poliziotti impegnati in servizio, poiché sono stati tutti ‘dirottati’ a vigilare tre stranieri che sono stati trovati con documenti contraffatti”.

“Lo stupore – prosegue Deidda – è stato ancor più grande poiché questi cittadini non sono stati trattenuti in strutture idonee dell’aeroporto in attesa delle attività di Polizia ma sistemati in brande di fortuna tra le scrivanie degli uffici utilizzati dai poliziotti. I colleghi in servizio sono stati costretti a vigilare i cittadini, non garantendo la vigilanza e la sicurezza aeroportuale”.

Uffici di Polizia di Frontiera “utilizzati per attività promiscue come quella di dormitorio di fermati. La sicurezza dell’aeroporto di Cagliari deve essere sempre garantita, anche alla luce dei grandi rischi di terrorismo evidenziati dal Capo della Polizia nell’ultima circolare diramata”. Deidda chiede Al Questore di Cagliari “di risolvere le gravi falle della sicurezza aeroportuale atteso che qualsiasi incontro chiarificatore coi responsabili di quell’ufficio non ha sortito la soluzione sperata”. ADNKRONOS