“Io e la sindaca Raggi sapevamo delle cimici in Campidoglio dal secondo giorno. Adesso mi auguro che gli omissis nella chat non vengano svelati perché non rilevanti penalmente”. A parlare in un’intervista al ‘Messaggero’ è Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica della sindaca di Roma Virginia Raggi. “Sul tetto ci saremo andati quindici volte – spiega Romeo in merito allo scatto che lo immortalò a conversare con la sindaca sul tetto del Campidoglio – quel giorno mangiavamo un panino, come sempre, poi è uscita fuori quella foto ed ecco che è scoppiato un caso”.
Romeo, costretto al passo indietro dopo l’arresto di Raffaele Marra, proprio in relazione all’ex capo del Personale sostiene di aver “pagato il nostro rapporto privilegiato. Io non sono un ‘gargarozzone'”. “Non sono un ingordo di potere – aggiunge – non faccio parte di questo mondo. Non voglio mettere in difficoltà il mio sindaco, in questa città bisogna lavorare se ci sono degli ostacoli è un problema”.
“La mia conoscenza con Raffaele Marra è iniziata nel 2013 – spiega Romeo – quando lui era il mio capo dipartimento, la ragione per cui in chat lo chiamavo ‘capo’ abbreviando. Parliamo di un professionista, plurilaureato, sicuramente ci sarà stato un errore di valutazione evidente da parte mia. Ma i fatti che gli vengono addebitati sono precedenti il suo rapporto con il M5S che nessuno di noi conosceva”. Romeo ora si definisce “un grillino in vacanza, da lunedì ritorno al mio vecchio lavoro, poi vedremo”. ADNKRONOS