Rivolta nel centro di accoglienza di Cona, 25 operatori sequestrati

 

VENEZIA, 3 GEN – La morte di una 25enne ivoriana nel cpa di Cona (Venezia) ha scatenato una feroce protesta dei migranti ospitati. Una manifestazione conclusasi alle prime ore del giorno con la liberazione dei 25 volontari della cooperativa che gestisce l’hub che si erano barricati in container e negli uffici.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera nella sua edizione online, i migranti avrebbero infatti bloccato 25 operatori all’interno della ex base militare.

La giovane donna della Costa d’Avorio, la cui morte improvvisa aveva dato la stura ai disordini si chiamava Sandrine Bakayoko ed era in attesa di una risposta alla domanda di asilo politico.

Sale nel frattempo la polemica sui ritardi: la 25enne si sarebbe sentita male, secondo i suoi compagni, verso le 8 di mattina, i soccorsi sarebbero arrivati alle 14. Dall’ospedale di Piove di Sacco fonti sanitarie affermano che l’automedica è partita non appena è giunto l’allarme. A lanciarlo poco prima delle 13 il fidanzato della giovane.

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E’ morta per trombosi la giovane donna ivoriana deceduta all’interno del centro di accoglienza a Cona (Venezia). L’indicazione arriva dall’esito dell’autopsia. “La causa – ha detto all’ANSA Lucia D’Alessandro, il sostituto procuratore della Repubblica di Venezia a cui è stato affidato il caso – della morte della giovane è stata accertata. Si tratta di una trombo-embolia polmonare bilaterale”. Escluse totalmente ipotesi legate a fatti violenti o a malattie virali contagiose.

Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha disposto il trasferimento di circa cento migranti attualmente ospitati nel centro di accoglienza di Cona (Venezia) in strutture presenti in Emilia Romagna. Il trasferimento avverrà, come si apprende da fonti della Prefettura di Venezia, domani mattina.