Che il Capodanno della Capitale si stesse trasformando in un pasticcio era cosa evidente a molti. Al pasticcio ora però si somma quella che ha tutta l’aria di essere una toppa, mossa disperata, peggiore del buco. Un avviso sul sito del Comune in cui si invitano “tutti coloro che siano appassionati di musica, canto e teatro, a voler condividere il proprio talento ed esibirsi negli spazi appositamente allestiti sul Lungotevere, nel tratto compreso tra ponte Garibaldi e Castel Sant’Angelo”. Tradotto: nel Capodanno di Roma puo’ esibirsi chiunque.
RIEPILOGO DELLE PUNTATI PRECEDENTI – L’avviso arriva dopo il pasticcio della mancata realizzazione del concertone. Il Comune aveva pubblicato un bando per il quale si chiedeva alle società interessate ad organizzare l’evento di farsi avanti. La chiamata non ha riscosso grande successo. Una sola l’offerta presentata da una società organizzatrice di eventi. Quanto basta per organizzare la serata al Circo Massimo. Sul palco doveva salirci Max Gazzè. Tutto bene, se non fosse che la società ha deciso di rinunciare per il rifiuto degli sponsor privati. La serata salta e l’assessore alla Cultura Bergamo, nel frattempo diventato anche vicesindaco, all’inizio minimizza, poi conferma l’assenza del concertone, ma non della festa che si farà. Come? Il 1 gennaio è in programma la grande novità di quest’anno. La grande festa sui ponti di Roma, a partire dalle 3. La decisione è quella di anticiparla alle 22 al Circo Massimo.
Una toppa che di fatto snatura la festa del 1 gennaio e che lascia vuoti molti spazi nel cartellone. Come ha pensato di riempirli il Comune? Invitando gli “appassionati” a farsi avanti.
“Le proposte di intervento (con l’indicazione dei recapiti) vanno inviate via email entro le 12.00 del 28 Dicembre 2017 (non è un errore nostro. Sull’avviso del Comune c’è scritto davvero 2017, ndr) all’indirizzo staffdir.cultura@comune.roma.it allegando una breve presentazione, la descrizione della performance proposta e la sua durata. Si specifica che, durante le esibizioni, non potranno essere veicolati messaggi pubblicitari o politici, né potranno essere svolte attività di commercializzazione di prodotti di consumo”.
Il Comune non spenderà una lira perché “la partecipazione è a titolo gratuito, ogni onere della performance sarà a carico del partecipante, durante le performance non sarà possibile raccogliere offerte. Sulla base delle proposte ricevute e degli spazi disponibili, l’amministrazione si riserverà di accogliere le richieste nei limiti di compatibilità tecnico organizzativi”.
Mattero Scarlino – – www.romatoday.it