TRIESTE – Carabinieri e Guardia di Finanza hanno perquisito i ristoranti del gruppo “Peperino” a Milano, Verona, Trieste, Udine, Pordenone, Conegliano Veneto (Treviso) e Napoli in un’inchiesta della Dda di Trieste nella quale è indagato il titolare del gruppo, Pietro Savarese. La Dda ipotizza il trasferimento fraudolento di valori e il riciclaggio, aggravato dal metodo mafioso.
Sono stati sequestrati strumenti elettronici che consentivano di occultare sistematicamente il 40% dei ricavi effettivamente realizzati grazie a un software installato sui terminali che, di fatto, generava una doppia contabilità fiscale, con un fatturato “in nero” che – la Gdf – ha calcolato intorno al 40% del totale realizzato negli ultimi anni dal gruppo. Questa evasione – sempre secondo gli investigatori – ha contribuito all’espansione di “Peperino” sul territorio attraverso l’ apertura di vari ristoranti e pizzerie gestiti, per la maggior parte, da personale di origine napoletana selezionato appositamente da Savarese. ansa
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Boom di accordi segreti fra Paesi UE e multinazionali: +160% in 2 anni
Sono in vertiginoso aumento gli accordi fiscali segreti siglati dai Paesi Ue con compagnie multinazionali. Dai 547 tax-ruling siglati nel 2013, si è passati ai 972 del 2014, fino a raggiungere i 1.444 in vigore in Ue alla fine del 2015. Dall’analisi dei dati forniti dalla Commissione Europea, si tratta di una crescita complessiva di oltre il 160% in soli due anni (2013-2015) e di un aumento di quasi il 50% dal 2014 al 2015.
I tax-ruling, che prefigurano di fatto l’introduzione di regimi fiscali privilegiati che permettono alle corporation beneficiarie di ridurre drasticamente il carico fiscale sui propri utili globali, “danno adito a pratiche elusive, erodendo la base imponibile in altri Paesi e contribuendo a sottrarne cospicue risorse erariali” denuncia lo studio.