di Franco Bechis
Dentro il palazzo la sola cosa che fa stupire tutti il giorno della fiducia è il ruolo mantenuto e accresciuto di Maria Elena Boschi nell’esecutivo. Per qualsiasi osservatore, compresi i più allineati e teneri con Matteo Renzi, è una scelta incomprensibile che danneggia per altro anche il segretario Pd, dimezzando di fatto le sue dimissioni. Gli unici a fare finta in pubblico di non scandalizzarsi per quel governo Boschi bis sono i parlamentari del Pd.
A cominciare da Giacomo Portas, che è deputato dei Pd e anche fondatore del movimento dei Moderati. Finge di non sapere della presenza della Boschi al governo (eppure ha votato la fiducia e se l’è trovata di fronte sui banchi governativi), per dissimulare il suo imbarazzo.
Così i colleghi di partito Daniela Sbrollini e Colomba Mongiello. DI quella presenza ingombrante tanto da fare ombra a Paolo Gentiloni, perché la Boschi sembra il vero premier fra i due, parlano malvolentieri e quasi timorosi perfino alcuni esponenti dell’opposizione. Si limita a una battuta il senatore Mario Mauro di Gal, nega l’importanza della cosa il forzista Gianfranco Rotondi, svicola un po’ anche il suo collega Francesco Paolo Sisto che pure pare scandalizzato dall’operazione stessa del governo Gentiloni. Ma sulla Boschi, l’anima vera di questo esecutivo, nessuno osa davvero attaccare..