Unicredit pianifica un 21% di riduzione della forza lavoro in Italia al 2019. Lo scrive Bloomberg mentre è in corso una conferenza stampa ristretta a Londra. Si tratta di un quinto dei dipendenti. Prevista la chiusura anche di 800 filiali. I nuovi 6.500 tagli del personale, ha detto l’ad Mustier, che portano a 14.000 gli esuberi che verranno fatti entro il 2019, “riguardano il nuovo perimetro del gruppo” e dunque escludono le cessioni di banca Pekao e di Pioneer.
“Il piano industriale di Unicredit prevede ulteriori 6.500 esuberi netti entro il 2019, per una riduzione totale netta degli FTE (dipendenti a tempo pieno, ndr) di circa 14.000 unità entro il 2019”. Lo si legge nella nota sul piano industriale della banca.
Nel piano strategico si prevedono risparmi annui ricorrenti netti per 1,7 miliardi di euro dal 2019 e un rapporto costi/ricavi del Gruppo inferiore al 52% dal 2019. Inoltre una migliore redditività con Rote (return on tangible equity) superiore al 9% dal 2019 e un politica di distribuzione dei dividendi cash compresa tra 20% e 50%. Al 2019 inoltre viene visto un costo del rischio del Gruppo a 49 punti base, in calo di 40 punti base rispetto al 2015. ANSA