Arrivata in Italia con un gommone, da clandestina. Costretta a prostituirsi. E picchiata a sangue da una connazionale. Tutto questo incubo vissuto a soli 16 anni.
Sono queste le atrocità patite da una nigeriana, E.F., salvata venerdì dalla polizia e portata in una casa di accoglienza. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, venerdì intorno alle 12 una pattuglia del Commissariato di Rho Pero veniva allertata dalla centrale operativa che in zona via Dei Fontanili era appena giunta una richiesta di aiuto da parte di una donna straniera che stava subendo un’aggressione fisica.
In pochissimi secondi gli agenti individuavano in lontananza, nei campi adiacenti la strada, due donne di colore che picchiavano selvaggiamente con un bastone una terza donna, esanime per terra. Una delle donne si dileguava velocemente nei campi alla sola vista della volante, mentre l’altra donna, nonostante l’arrivo dei poliziotti, continuava a percuotere con violenza l’altra ragazza utilizzando un bastone di grosse dimensioni. Gli agenti bloccavano immediatamente la donna disarmandola.
La terza ragazzina a riversa esamine per terra veniva immediatamente soccorsa. Entrambe le straniere sono state portate negli Uffici del Commissariato di P.S. Rho Pero. Qui la donna aggredita veniva fatta ancora visitare e medicare da personale medico. La stessa risultava priva di documenti e solo attraverso i rilievi foto dattiloscopici e la comparazione delle impronte digitali veniva identificata per E.F., minore 16enne allontanatasi da un Centro di accoglienza extracomunitari per minori non accompagnati di Cosenza. Era scappata il 30 ottobre scorso.
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La donna che veniva invece sorpresa con il bastone tra le mani mentre percuoteva selvaggiamente la minore, anch’essa senza alcun documento d’identità, veniva identificata sempre dal fotosegnalamento e dalle comparazioni delle impronte papillari per I. S., cittadina nigeriana di anni 31 domiciliata a Torino senza fissa dimora, clandestina.
La minore presentava formale denuncia nei confronti delle due sue connazionali che l’avevano aggredita e selvaggiamente picchiata, spiegando di essere giunta in Italia, in una località della Sicilia, a bordo di un gommone nel mese di giugno 2016. Qui, dopo diversi accertamenti, veniva accompagnata in un centro di accoglienza cosentino. Dopo essere scappata, iniziò a prostituirsi nei pressi di Rho.
E si arriva al giorno del fatto incriminato. La mattina del giorno 9 dicembre mentre si trovava in via Dei Fontanili, veniva avvicinata da due sue connazionali prostitute, le quali la minacciavano se non avesse consegnato loro somma di 250 euro mensili per poter esercitare la prostituzione in quella via in quanto in quella zona gestivano loro due l’attività. Alla sua risposta negativa veniva subito violentemente aggredita con pugni e calci e poi picchiata con un bastone dalle due donne e, mentre era a terra, queste continuavano a ripeterle che erano loro a comandare in quella zona e che per prostituirsi avrebbe dovuto versare a loro due 250 euro mensili.
Le due donne, nel picchiarla, le portavano anche via 70 euro. I.S. è stata così arrestata per rapina aggravata e tentata estorsione. Ora è a San Vittore. La minore è stata accompagnata, invece, su disposizione del Tribunale per i Minorenni, presso una vicina casa di accoglienza in attesa della sua espulsione dal territorio nazionale.