La protesta dopo la bocciatura dell’Odg di Alessandro Onorato. L’aula ha quindi approvato l’ordine del giorno grillino che impegna la sindaca e la giunta “a verificare ed eseguire tutte le procedure giuridicamente percorribili per rendere la Multiservizi una società di primo livello”
Lunghi minuti di tensione in Assemblea capitolina. Dopo la bocciatura di un ordine del giorno a firma di Alessandro Onorato (Lista Marchini) per l’internalizzazione e la tutela dei dipendenti della Roma Multiservizi tramite la sospensione del bando global service, che ha ricevuto il voto contrario compatto della maggioranza targata Movimento Cinque Stelle, è esplosa la contestazione dei lavoratori: in decine sono scattati in piedi lasciando il proprio posto e avvicinandosi ai vetri che separano il pubblico dall’Aula riservata ai consiglieri hanno iniziato a urlare a squarciagola.
“Buffoni”, “venduti”, “infami”, “buon Natale”, “vergognatevi”, hanno urlato, promettendo ai pentastellati che “questo è l”ultimo voto che prendete”. Successivamente l’aula ha approvato l’ordine del giorno grillino che impegna la sindaca e la giunta “a verificare ed eseguire tutte le procedure giuridicamente percorribili per rendere la Multiservizi una società di primo livello” (AGENZIA DIRE)