Qualcuno ha iniziato a muoversi per cercare l’eclissi. Mediatica, s’intende. Dopo aver appoggiato con forza le ragioni del Sì al referendum, i grandi nomi che hanno apposto la loro firma sul sito “Basta un Sì” stanno cercando di capire se è possibile togliere il loro nome dall’elenco degli sconfitti.
La fuga dei sostenitori del Sì
Una sorta di fuggi fuggi di cui dà conto oggi Tommaso Labate su il Corriere della Sera. “Forse non è il momento di chiedervelo – avrebbe detto qualche nome famoso del mondo dello spettacolo – Ma sapete quanto rimarrà online il sito del Sì? Non perché la firma all’appello, se possibile…”. Imbarazzo, insomma. O forse soltanto il desiderio di evitare che la debacle elettorale possa avere conseguenze professionali: calo degli ascolti, fan infuriati, eccetera eccetera.
Intanto sui social network è partita la “caccia” ai sostenitori della riforma renziana. Michele Santoro è stato accusato da più parti di essersi pronunciato a favore della riforma. Anche la sua ex giornalista Luisella Castamagna l’ha bacchettato pesantemente. Di certo i volti noti dello spettacolo e della tv sono rimasti sopresi dalla sconfitta di Renzi. E ora vorrebbero evitare di pagarne anche loro le conseguenze. IL GIORNALE
POVERA ITALIA … TALIANI . LA LORO ADERENZA AL “SI” NON ERA UNA CONVINZIONE MA SOLO UNA OPPORTUNITA’ DI POTERE NELLA IPOTESI AVESSE VINTO IL SI.-
POVERA ITALIA TUTTO SI COMPRA E TUTTO SI BARATTA.!
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