Campagna per il Sì costata 10 milioni di euro, chiesti controlli

 

ROMA, 6 DIC – “La campagna elettorale appena terminata ha visto un massiccio uso della propaganda da parte del comitato Basta un Sì: lettere agli italiani all’estero, lettera alle famiglie italiana, costose consulenze, banner pubblicitari sul web e campagna di comunicazione sugli autobus del nostro Paese. Una cosa senza precedenti. Ad oggi la spesa presumibilmente effettuata per la campagna referendaria dal Comitato per il Si sarebbe non inferiore a 10.000.000 di euro.

Visto che la legge 3 giugno 1999, n. 157, all’articolo 1 comma 4, prevede per i Comitati promotori di referendum “un rimborso pari a 500.000 euro” e visto il coinvolgimento diretto del Presidente del Consiglio dei ministri è necessario introdurre la rendicontazione delle spese e dei finanziamenti ricevuti dai comitati promotori referendari”. Lo rende noto l’ufficio stampa gruppo parlamentare Sinistra Italiana annunciando per domani un’interrogazione al Question Time alla Camera. (ANSA)