Il fiume di parole spesso inutili sulla morte del lìder cubano Fidel Castro ha fatto finire in bambola pure il Tg3. Nell’edizione delle 19 del 28 novembre scorso a l’Avana è planata orgogliosa l’inviata Giovanna Botteri. Che con l’aria di chi la sa proprio lunga ha sfoderato una di quelle gaffes epiche della televisione italiana
Mentre le immagini facevano vedere i cubani in fila per l’ultimo omaggio a Castro, la Botteri sparava una “castroneria”: “Saranno due giorni intensissimi qui a L’Avana”, spiegava ai telespettatori, “prima di iniziare un altro viaggio. Un lento viaggio verso Santiago del Cile, da dove la rivoluzione partì e dove verranno sparse poi le ceneri di Fidel Castro”. Sì, proprio così: Santiago del Cile. Castro dunque sarebbe partito a fare la sua rivoluzione lì.
E per forza che ora il viaggio dei suoi intorno alla salma è “lento” come dice l’inviata del Tg3: i km da percorrere sono tanti. E miracolosi, perché bisogna pure sapere camminare sulle acque… Ps: qualcuno poi le avrà spiegato che esiste una Santiago anche a Cuba per fare meno strada e azzeccare la storia?
Franco Bechis – L’IMBECCATA