BRESCIA – Due giorni e altrettante notti al freddo: niente acqua, niente cibo. La porta della casa abbandonata, riparo di fortuna sua e del fidanzato, chiusa dall’esterno con un lucchetto. Un solo modo per salvarsi: usare le poche energie rimaste per chiedere aiuto. E proprio quelle flebili urla hanno attirato l’attenzione di qualche passante, che ha allertato le forze dell’ordine.
La porta della casa di via Morosini, disabitata da tempo e rifugio di molti senzatetto, è stata sfondata dai Vigili del Fuoco di Brescia, intervenuti insieme alla Polizia locale. Alla vista degli agenti, la giovane – una 31enne bresciana – è scoppiata in lacrime. Infreddolita e spaventata, ma tutto sommato in buone condizioni, è stata trasportata in ospedale e poi ricoverata.
La donna, conosciuta alle forze dell’ordine per problemi di tossicodipendenza, ha riferito di essere stata segregata e abbandonata dal suo compagno, un pregiudicato tunisino. Il caso è finito sui tavoli della Procura di Brescia, che dovrà far luce sul’episodio. Tante le ipotesi al vaglio degli inquirenti, che dovranno capire se si è trattato di un abbandono volontario, o se la situazione sia degenerata a causa dell’eccessivo consumo di droga e alcol.