“Vorrei che ci fosse un controllore del voto libero, estratto a sorte in ogni consolato e in ogni ambasciata. Perché lì arrivano tutte le schede votate dagli italiani e nessuno verifica quello che succede. Vorrei che ci fosse qualche osservatore dell’ONU a verificare che arrivino e ripartano tutte le schede votate perché in più di un caso c’è gente con nome e cognome che dice ‘Io volevo votare, non sono riuscito a votare, la mia scheda è sparita, la mia scheda è finita nell’immondizia’. Punto e a capo. Lo dico a futura memoria”.
Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega Nord a RTL 102.5 facendo riferimento al voto degli italiani all’estero per il prossimo referendum.Salvini ha chiarito di non avere intenzione di presentare denunce alla magistratura. “In democrazia – ha spiegato – dovrebbe essere lo Stato a garantire la libertà e la liceità del voto. Però, ripeto, io conto sul fatto che in Italia, fra i cittadini italiani, esistenti, in vita e ragionanti, arrivino tali e tanti No che anche eventuali voti in più o in meno che arrivano dal resto del mondo non facciano la differenza. Io conto che per l’Italia – ha aggiunto Salvini – decidano gli italiani che stanno in Italia, vivono in Italia, pagano in Italia e sperano in Italia”.
Il leader della Lega Nord ha chiarito che “sul voto in corso mi arrivano tante e tante segnalazioni di stranezze per il voto degli italiani all’estero. Schede non arrivate, schede non consegnate, gente che chiede di votare ed è impossibilitata a votare. Io temo che in qualche consolato e in qualche ambasciata, visto che non ci sono occhi esterni e i consolati e le ambasciate dipendono dal Governo, che ha puntato tutto sul sì, possano aggiungersi o scomparire delle schede”. Sono “diverse stranezze e difficoltà segnalate da tanti cittadini – ha rilevato – in cui io immagino la buona fede”.