“Ogni tanto ho questa voglia di uccidere qualcuno, ne ho bisogno”. Parlava così l’infermiera Laura Taroni al medico anestesista Leonardo Cazzaniga, arrestato per l’omicidio di 4 anziani pazienti dell’ospedale di Saronno (Varese) e per la morte del marito della sua amante, che deve rispondere anche lei del delitto avvenuto il 30 giugno 2013. Le manette sono scattate per entrambi su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Busto Arsizio Luca Labianca.
Nel dialogo tra i due amanti, ricostruito da ‘Chi l’ha visto?’ emergono dettagli inquietanti: “Ne hai parlato con la psichiatra?” dice Cazzaniga a Taroni, “Sì, sì – risponde l’infermiera – ma di me ha detto: ‘però non lo fa’”. “Ma lei non lo sa che l’hai fatto” commenta allora il medico. Poi, conversando con i figli, l’infermiera parla dei soldi e dell’eredità, di come dovrebbero scomparire i membri della sua famiglia: “La nonna Maria la facciamo fuori – afferma Taroni – la Nene la possiamo far fuori quando vogliamo, e anche la zia Adriana. A tua nonna e a tua zia non è semplice, a meno che non gli fai tagliare i fili dei freni a tua zia…gli tiri l’olio dei freni che quando è in discesa non frena più e caz… suoi”.
“Non è così semplice uccidere tua zia, non ha una malattia – spiega ancora l’infermiera ai suoi figli – l’omicidio deve essere una cosa che non ti scoprono. Se ti scoprono e vai in galera, che caz.. fai? Devi pensarla bene, non è che tu ti svegli la mattina e dici “Ah, passo a filo di lama quello”, no. Non è così che si pensa bene un omicidio. L’omicidio va pensato, vanno pensate le concause. Va pensato al fatto che, ad esempio, tua nonna Maria non vuole essere cremata, quindi è un corpo che può essere riesumato e quindi da lì possono tirare fuori un sacco di cose, capito?”