L’Italia regala 2 milioni di euro all’Unhcr per i rifugiati in Libano e Giordania

 

L’Italia ha approvato un contributo volontario di emergenza a favore di UNHCR del valore complessivo di due milioni di euro per il sostegno ad interventi nel settore igienico-sanitario da realizzarsi in Libano e in Giordania.

Il contributo si articola in due interventi del valore di un milione di euro ciascuno da realizzarsi in Libano ed in Giordania. Nello specifico, in Libano saranno privilegiati in particolare interventi intesi a migliorare i servizi igienici e sanitari. Grazie al finanziamento italiano, circa 25 mila rifugiati siriani residenti negli insediamenti informali potranno beneficiare del miglioramento delle strutture di gestione dei rifiuti solidi e dei sistemi di riciclo delle acque reflue.

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Prendono miliardi e non sono capaci di spostare le tende di qualche metro, all’asciutto

In Giordania, il contributo italiano favorirà il sostegno di interventi nel settore sanitario, supportando le attività previste dal programma “Cash for Health” di UNHCR. Grazie al contributo italiano si potrà assicurare la copertura a rimborso dei costi ospedalieri sostenuti dai rifugiati siriani per accedere alle cure sanitarie, in particolare quelle di secondo e terzo livello incluse le cure materno-infantili, per lo più proibitive in termini di costi ed accesso. L’intervento dell’Italia comprende inoltre una componente di protezione – cosiddetto “cash for protection” – per la copertura dei costi sostenuti dalle famiglie siriane al fine di ottenere, tra le altre, le documentazioni di stato civile o quelle di registrazione delle nascite.

Il contributo si colloca nell’ambito del pacchetto di aiuti umanitari per la Siria – del valore complessivo di 25 milioni di euro – annunciato dall’Italia alla Conferenza di Londra del 4 febbraio scorso.