Alitalia perde ancora molti soldi, 500mila euro al giorno e per questo ha bisogno di una svolta. Mercoledì ci sarà il cda decisivo sulla via del rilancio: l’obbiettivo da raggiungere è il pareggio del bilancio 2017. I vertici della compagnia aerea, oltre a dare il via a un’operazione sul patrimonio che prevede l‘accollo a carico di Etihad di 216 mln di euro di debiti, esaminerà le linee generali del nuovo piano industriale.
Tagli per un totale di 2.000 lavoratori
Il piano, secondo quanto si legge sul Sole 24 Ore , prevede esuberi, esternalizzazioni, tagli per un totale di 2.000 lavoratori coinvolti come esuberi. Domani non verranno annunciati dettagli, se ne parlerà solo dopo il referendum del 4 dicembre. Nelle opzioni per il piano industriale sono contemplati due modelli operativi, come se la compagnia venisse divisa in due parti. Il punto chiave è l’adozione di una struttura vicina alle low cost. Ci sarebbe un modello low cost più spinto per il breve e medio raggio: ridotto il personale di terra, bevande e snack a bordo solo a pagamento, abolite o ridotte le sale Freccialata. Anche per il lungo raggio si adotterebbe una struttura low cost.
Piano frena stipendi
Insomma si sta studiando un piano che non si preannuncia tenero verso i 13.000 lavoratori e per questo i sindacati sono sul piede di guerra e pronti a respingere la trasformazione di Alitalia Cityliner in un braccio low cost sul breve medio raggio. Al momento sembrano certi alcuni interventi per alleggerire il costo del lavoro: secondo Repubblica si pensa di rivedere i contratti in scadenza di piloti e assistenti di volo dando di fatto una sforbiciata ai passaggi di carriera e quindi ai moltiplicatori di stipendio per i comandanti e gli ufficiali con una maggiore anzianità di servizio. La revisione dei contratti è comunque l’anticamera della creazione di un vero e proprio marchio alternativo a Rayanair e Easy-Jet e al potenziamento dei voli di lungo raggio. Il piano che si sta delineando prevede infatti la messa a terra di 13 aerei di medio raggio e l’arrivo di almeno 4 da utilizzare sull’intercontinentale.
Treasformazione di Cityliner in un braccio low cost
Cityliner, la linea regionale di Alitalia, è destinata a offrire un servizio più economico e vicino agli standar del lowcost. Ma ci sono delle difficoltà: il contratto Cityliner prevede che gli aerei utilizzati per applicare le tariffe più vantaggiose, non pesino oltre le 52 tonnellate e quindi- in mancanza di una revisione di questa postilla – non sarà possibile un passaggio dei voli Alitalia in Cityliner dei voli di breve e medio raggio operati con velivoli più pesanti. L’idea comunque è sempre quella di comprimere il costo del lavoro e ridurre i collegamenti sulla rete italiana
Redazione Tiscali