di Franco Bechis
Nuovo lavoro e bel salto di carriera per Michela Di Biase, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Roma. Dopo più di un lustro all’azienda regionale dei trasporti, la Cotral, dove era specialista tecnico-amministrativo, la Di Biase è stata “catturata” dalla Fondazione Sorgente Group, dove è stata inquadrata alle relazioni esterne “con particolare riferimento alla promozione di eventi e mostre organizzate dalla Fondazione stessa”.
Il Sorgente Group è uno dei principali gruppi immobiliari italiani, con un patrimonio gestito di circa 5 miliardi di euro di valore frazionato fra più di 30 fondi immobiliari specifici. Parte di quel patrimonio è negli Stati Uniti, dove fece clamore l’acquisto del Flatiron Building, l’antico grattacielo di New York così chiamato per la sua caratteristica forma da ferro da stiro.
In Italia ha acquisito numerosi palazzi storici, e a Roma ha la proprietà fra l’altro della Galleria Alberto Sordi in piazza Colonna e del palazzo in via del Tritone dove ha sede il gruppo. La Fondazione è presieduta dallo stesso titolare del gruppo immobiliare, Valter Mainetti, e si occupa di arte e cultura, vantando una propria collezione artistica e archeologica costituita negli anni e oggi di notevole valore.
Valter Mainetti
Per sua natura lavora molto con il ministero dei Beni culturali, che associa in numerose iniziative nel settore (mostre, conferenze, pubblicazioni), e come altre fondazioni private gode delle agevolazioni fiscali sui finanziamenti ricevuti da privati. Il sistema Sorgente group-Fondazione è per altro circolare, perché tutte le entrate per il mecenatismo nell’arte derivano da lì. I vantaggi fiscali sono però stabiliti da legge dello Stato come aiuto alla promozione della cultura e ne beneficiano fondazioni pubbliche (come quella del Teatro alla Scala di Milano) che private (come appunto la Fondazione Sorgente o quella di Brunello Cucinelli). Per questo quei contributi privati sono determinati ed elencati ogni anno in una circolare del ministero dei Beni culturali. E i finanziamenti privati in agevolazione fiscale alla Fondazione Sorgente ammontano negli ultimi documenti ministeriali a circa 2 milioni di euro all’anno.
La collaborazione dunque fra la Fondazione Sorgente Group e il ministero dei Beni culturali è molteplice e ha radici negli anni. Ottimi i rapporti con l’attuale ministro reggente, Dario Franceschini. Destinati ora a diventare ancora migliori grazie all’assunzione della Di Biase, che di Franceschini è la seconda ed attuale moglie.
I coniugi Mainetti
Forse per questa origine familiare non è stato facilissimo avere conferma del nuovo rapporto di lavoro della Di Biase. Alla fondazione prima abbiamo telefonato chiedendo della nuova assunta alle relazioni esterne, e ci è stato risposto che “non lavorava in quella sede”, ma che lasciando numero di telefono e motivo della chiamata ci avrebbero fatto ricontattare. Poi a domanda ufficiale ci è stato riposto dalla Fondazione che effettivamente c’erano “rapporti” con la Di Biase, e infine ci è stato precisato l’inquadramento nelle relazioni esterne, con particolare attenzione alla promozione di eventi e mostre.
Qui potrebbe esserci un conflitto di interessi con il ruolo istituzionale del ministro e pure una sorta di concorrenza familiare, visto che il ministero non ha a disposizione grandi fondi mentre oggi le fondazioni private possono avere più risorse da investire nella cultura. La Di Biase fino ad oggi aveva dichiarato e regolarmente depositato presso il comune di Roma secondo i termini di legge 37.800 euro nel 2015 e 55.577 euro nel 2016. Nel suo curriculum spiega di essere laureata in Lettere e filosofia, corso di laurea in storia e conservazione del patrimonio artistico. Che ha più attinenza con la sua nuova attività professionale rispetto all’impiego in precedenza avuto dalla azienda regionale di trasporto pubblico.
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Il Ministero di Franceschini: “da noi nemmeno un euro”
darioemichela“Si precisa che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo non ha alcun rapporto né collaborazione in essere con la Fondazione Sorgente group. Quest’ultima risulta semplicemente beneficiaria di erogazioni liberali da parte di Sorgente group Spa, uno dei soggetti privati presenti nella circolare pubblicata ogni anno dal Mibact per monitorare l’applicazione del testo unico delle imposte sui redditi. Si sottolinea che la circolare del Mibact non ha alcun valore di ‘determinazione’ ma di semplice ricognizione, ai sensi delle norme vigenti, delle erogazioni effettuate da privati”.
Ufficio stampa Mibact
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La Fondazione: fatta una selezione, lei la migliore
Precisiamo che la Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, è una fondazione privata ed autonoma, finanziata interamente da Sorgente SGR Spa, e che opera nell’ambito e nel rispetto delle normative fiscali previste dalla legge. La Fondazione è – dal punto di vista economico – interamente autonoma e non riceve nessun contributo dal Ministero dei Beni Culturali. Infine, la Dottoressa Michela Di Biase è stata selezionata dalla Fondazione Sorgente Group per il suo curriculum, la sua professionalità ed esperienza in ambito istituzionale al fine di promuovere le attività culturali della Fondazione stessa.
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Che brava Michela a superare l’ostacolo del marito!
Il contenuto della circolare dei Beni culturali è riportata nell’articolo negli esatti termini scritti sia dal ministero che dalla Fondazione Sorgente Group, quindi non comprendo cosa si precisi. Sulle collaborazioni fra ministero dei beni culturali e Fondazione Sorgente group, basta andare alle notizie e comunicati sia del ministero che della fondazione per trovarne ampia traccia storica. Quanto alla dottoressa Michela De Biase, come lei stessa ha tenuto a fare sapere in un messaggio da me tradivamente letto, è certamente laureata in storia dell’arte, con 108/110 nel 2010 (fuori corso, avendo conseguito la maturità classica nel 2009) e tesi sulla “vita di Pio VI nelle tempere della Galleria Clementina in Vaticano”. Credo che questo sia un requisito in possesso di qualche migliaio di laureati italiani, essendoci 35 corsi di laurea sulla materia tutti senza numero chiuso.
Senza dubbio la De Biase sarà stata scelta per il curriculum professionale. Da cui risulta un anno come collaboratore di ufficio presso Cotral spa, azienda dei trasporti della Regione Lazio e sei anni da “specialista tecnico-amministrativo” presso la stessa Cotral, dove nell’area risorse umane- ufficio disciplina risulta che si occupasse della “istruttoria relativa alla predisposizione di contestazioni disciplinari e relativi provvedimenti”. Con un curriculum così adatto alla promozione delle attività culturali della Fondazione, non deve essersi rivelato ostacolo insormontabile essere pure la consorte del ministro dei Beni culturali.