NAPOLI, – Ieri un carabiniere è rimasto contuso nel corso di scontri avvenuti in serata davanti a un circolo di Ercolano (Napoli) dove un gruppo di anarchici di “Vesuvio Libertario” si era asserragliato dopo essere entrato in contatto in mattinata con alcuni attivisti di destra. Le forze dell’ordine sono rimaste all’esterno del circolo per diverse ore: poi gli attivisti sono usciti e hanno ingaggiato uno scontro con i carabinieri all’esterno del circolo. Il militare è stato portato in ospedale per controlli: le sue condizioni non destano preoccupazioni mentre alcuni attivisti sono stati fermati e condotti in caserma.
Gli scontri della mattina di ieri si sarebbero verificati subito dopo una un’iniziativa anti sfratto di CasaPound a favore di una famiglia di cui fa parte anche un disabile. Sul loro profilo facebook gli attivisti di CasaPound parlano di “un agguato” subìto da “una ventina di militanti di estrema sinistra”. Lo sfratto della famiglia è stato rimandato a lunedì. (ANSA).
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Scrive Casapound Napoli sulla sua pagina Facebook:
“In merito ai fatti riportati dal quotidiano il Roma di questa mattina ad Ercolano (NA), intendiamo precisare che non c’è stato alcuno scontro tra opposte bande, come erroneamente riportato dall’articolo, ma un vero e proprio agguato avvenuto ai danni di una vettura sulla quale viaggiavano alcuni dei militanti di CasaPound di ritorno da una iniziativa politica antisfratto nel comune di Ercolano, come ampiamente raccontato sulla nostra pagina”. Così dichiara in una nota CasaPound Golfo di Napoli.
“L’agguato – prosegue la nota – è stato effettuato da una ventina di militanti di estrema sinistra, usciti armati di mazze e bastoni da un locale che successivamente abbiamo scoperto essere uno spazio anarchico; tale agguato è avvenuto successivamente ad un altro atto di vandalismo che ha coinvolto un’altra auto dei militanti di CPI parcheggiata nelle vicinanze del luogo dell’iniziativa”.
“Rifiutiamo con fermezza la logica della guerra tra bande – conclude CasaPound – e rileviamo con dispiacere come un’importante battaglia al fianco di una famiglia di disabili italiana venga sporcata e salga agli onori delle cronache solo a seguito di questo increscioso episodio”.