Robert De Niro, il famoso attore americano di chiare origini italiane (sigh!), ha perso anche stavolta l’occasione per starsene zitto ed inevitabilmente si è esposto all’ennesima figuraccia.
Immerso nel lusso più sfrenato, il noto attore ha perso completamente il contatto con la realtà, con il mondo reale, quello popolato dalla stragrande maggioranza dei suoi connazionali, i quali, non avendo avuto la sua fortuna, e non essendo spregiudicati come lui, si trovano ormai da una decina d’anni a barcamenarsi per tirare a campare.
La qualità della vita negli Stati Uniti, nell’ultimo decennio, è nettamente peggiorata, il tasso di crescita del Pil o il tasso percentuale di disoccupazione non danno il polso della situazione, se ho mantenuto il posto di lavoro, ma per questo ho dovuto accettare una decurtazione dello stipendio, non posso essere felice.
Ma a De Niro della gente per bene non gliene fotte nulla, dalla sua casa di Manhattan quell’America, la vera America, quella che ha votato per Trump … non si vede. Affacciandosi dal balcone del suo “appartamento” da 21 milioni di dollari si vede solo un intero quartiere che è praticamente suo.
Perché, vedete, essere milionari o miliardari non è un crimine, ma de Niro è l’ultima persona al mondo che possa dare lezioni di moralità ed onestà, egli infatti è uno di quegli individui che hanno maggiormente speculato su un dramma come quello dell’abbattimento delle Torri Gemelle.
A svelare i loschi affari di De Niro è stata un’altra italo-americana, ma stavolta una persona per la quale noi italiani possiamo essere fieri delle sue origini, Bettina Damiani, a capo di una associazione no profit, “Good Jobs New York”, che aveva il compito di vigilare sull’assegnazione di sussidi pubblici che il governo erogava per promuovere la ricostruzione immobiliare dell’area.
Ebbene la gran parte di quei soldi pubblici sono andati a Goldman Sachs ed American Express, ma anche il nostro caro Robert De Niro ha partecipato alla mangiatoia, nel 2008 ha inaugurato un albergo di lusso, il Greenwich Hotel, costruito su un’area comperata grazie all’erogazione di 39 milioni di dollari (esentasse!!!) di Liberty Bonds. Oggi potete tranquillamente prenotare una notte al Greenwich Hotel (verificate su Booking.com) ad un prezzo non proprio popolare, 844 euro, ma volete mettere, avrete una magnifica vista sull’Hudson.
Ebbene, questa persona non sembra quindi godere di buona fama se viene definita dai residenti del quartiere nel quale lui spadroneggia uno “speculatore con i soldi dello Stato”.
Ebbene forse l’avrete già visto, ma vi ripropongo il video che questo figuro aveva messo in rete durante la campagna elettorale. Il livore, la rabbia, l’astio, l’odio che scaturisce da queste scellerate farneticazioni sono la prova più lampante che ci troviamo di fronte ad un individuo perfido, probabilmente timoroso di non poter più continuare a fare i propri loschi affari.
Ebbene dopo l’esito elettorale, e quindi dopo la vittoria di Trump, De Niro è stato ospite del celebre anchorman Jimmy Kimmel, tornando sull’argomento, ridendo, ha dichiarato “Probabilmente dovrò stabilirmi in Italia, a Ferrazzano, in Molise” ed ancora “Meglio il Molise degli Usa di Trump”.
Ebbene anziché ritenersi offeso, il Presidente della Regione Molise, tal Paolo di Laura Frattura, si è dimostrato entusiasta delle parole di De Niro, rispondendo via Facebook “Noi lo aspettiamo”.
Scusi Governatore, ma non ha capito che le parole di De Niro sono offensive per la città di Ferrazzano, per la Regione Molise ed indirettamente per l’Italia intera?
Non arriva a comprendere cosa quella frase sottintenda?
Dire che “il Molise è meglio degli Usa di Trump” equivale a dire che il Molise (sottinteso “un posto di m…”) è pur sempre migliore degli Stati Uniti di Trump. E lei ne va orgoglioso di essere vilipeso?
Ma d’altronde cosa pretendiamo da uno come Paolo di Laura Frattura?
Figlio di un ex Presidente della Regione (in Italia anche le cariche pubbliche si ottengono per successione dinastica), si presenta alle elezioni del 2000 in Forza Italia e viene trombato, si ritorna al voto l’anno successivo e viene di nuovo trombato, dopo queste due sonore stroncature qualsiasi altra persona avrebbe lasciato perdere la carriera politica, ma lui no. Riflette per dieci lunghi anni sul motivo per cui veniva costantemente trombato finché ha un’illuminazione.
Nel 2011 si presenta alle primarie … ma del centrosinistra!!! Eccola l’idea geniale!!! E le vince!!!
Ma poi alle elezioni viene nuovamente trombato dal candidato del centrodestra.
A quel punto ha una seconda straordinaria illuminazione: fa ricorso per annullare le elezioni!!! E ci riesce sia al TAR che al Consiglio di Stato!!!
Nel 2013 quindi entra nel Partito Democratico si ricandida e … finalmente … VIENE ELETTO!!!
Alleluja!!! Grande Di Laura Frattura, ce l’hai fatta!!! Sei proprio un grande! E grazie ai molisani che ti hanno votato premiando così la tua straordinaria coerenza.
Ed allora cari lettori fatemi concludere questo articolo partendo dall’inizio:
Caro Sig. Robert De Niro, rimanga pure negli Stati Uniti, di idioti in Italia ne abbiamo già abbastanza.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro