PADOVA, 12 NOV – E’ caduta la giunta comunale di Padova, guidata dal sindaco leghista Massimo Bitonci. Ieri sera verso mezzanotte sono arrivate le dimissioni presentate da 17 dei 32 consiglieri di Palazzo Moroni, che hanno così certificato la sfiducia al sindaco. Davanti ad un notaio si sono presentati per sottoscrivere l’atto formale i consiglieri di Pd, M5S, Forza Italia, Padova 2020, e altri che dai gruppi della maggioranza erano già passati al gruppo misto.
L’epilogo è arrivato al termine di un lungo scontro interno alla maggioranza, soprattutto tra Lega e Fi. “Abbiamo preso atto dell’implosione della maggioranza del sindaco Bitonci – ha spiegato il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin – era evidente che nonostante i suo disperati tentativi era impossibile proseguire in una guida dignitosa, efficace e svolta nell’interesse collettivo”. Ora vi sarà la nomina di un commissario prefettizio che traghetterà l’amministrazione fino alle nuove elezioni. ANSA
La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le incomprensioni tra l’assessore alla Sicurezza, Maurizio Saia e il comandante della polizia locale Antonio Paolocci.
(PADOVAOGGI. it) Esultano i Cinque stelle: “Abbiamo liberato Padova, un’Amministrazione bloccata su sé stessa sui suoi litigi interni non era in grado più di dare le risposte che Padova attende – spiega il consigliere comunale M5S Giuliano Altavilla – opere ferme al palo, un consiglio comunale trasformato in uno stadio di tifosi litigiosi. Abbiamo preso atto che la maggioranza non c’è più formalmente mentre la maggioranza dei cittadini ormai aveva già abbandonato il leghista di Cittadella. Ha fallito Ivo Rossi, ha fallito questo sindaco ed è venuto il tempo di portare il 5 stelle al governo della città. Abbiamo fatto esperienza e ci siamo, la gente ci chiede di prendere in mano Padova. Il giorno di San Martino verrà ricordato come il giorno della liberazione di Padova”.
LE REAZIONI DEL PD. Massimo Bettin del Pd, intanto commenta sui social: “Bitonci non è più Sindaco di Padova. Per me è stata un’esperienza bella, fatta a servizio della città, chiusa con quello che considero un atto di responsabilità per superare una gestione inaccettabile e rischiosa per tutta la comunità, liberandola dai legacci di un arroganza bieca. L’implosione dell’ex maggioranza testimonia purtroppo l’incapacità di questo Sindaco e questa Giunta: l’impossibilità di proseguire con dignità, trasparenza e concretezza l’azione amministrativa a servizio delle persone. Personalmente voglio ringraziare i colleghi consiglieri, chi mi è stato vicino, gli amici di sempre. C’è tanto lavoro da fare, insieme”.