Mosul, Isis pubblica foto delle esecuzioni “Applichiamo la legge di Allah”

 

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“Qui è tutto normale”. Questo è il commento di un’internauta jihadista ad una decina di fotografie pubblicate oggi in rete dallo Stato Islamico (Isis) che mostrano l’esecuzione pubblica di civili accusati di essere “ladri”, “commercianti avidi” e omosessuali. Una serie impressionante di foto quelle pubblicata dall’ufficio media della “Provincia al Jazira” (nome con cui l’Isis indica la parte di territorio ad Ovest di Mosul), proprio mentre il capoluogo è sottoposto ad una vasta offensiva lanciata dalle forze irachene lo scorso 17 ottobre.

Le immagini cruente mostrano crocifissioni e punizioni come il taglio della mano eseguite su una piazza davanti ad una folla di abitanti. In una si vede un uomo legato a due tavole di legno con la didascalia che recita: “Applicazione della legge di Allah contro un commerciante avido“.

In altre fotografie si vedono due uomini legati e bendati, e crocifissi prima dell’arrivo del boia che davanti alla folla in un altro scatto spara alla nuca di entrambi. Il tutto davanti ad un folla prevalentemente composta da bambini.

C’è poi l’esecuzione di un quarto uomo accusato di essere gay. Nell’immagine lo si vede precipitare dalla cima di un altissimosilos, depositi di grano.Infine, il macabro taglio della mano ad un ragazzino accusato di essere ladro; nelle immagini si vede il momento esatto in cui il jihadista affonda una mannaia sul polso della vittima. Insomma, il messaggio è proprio quello registrato dal commento sul web: tutto procede come sempre nella capitale del terrore degli uomini del Califfo Abu Bakr al Baghdadi. O almeno così vuole far credere l’Isis. (askanews)

Nel frattempo, dopo l’elezione di Trump, alcuni musulmani d’ America fingono di temere che “i demoni latenti di intolleranza sono stati rimessi in libertà“. Vedono i fantasmi fra gli altri e non vedono i veri demoni in mezzo a loro