L’attribuzione automatica del cognome del padre? E’ illegittima nel caso in cui c’è la volontà dei genitori di dare quello della madre. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che con una sentenza storica ha dato il via libera al cognome materno per i figli nati nell’ambito del matrimonio.
“La Corte costituzionale – sottolinea una nota della Consulta – ha accolto oggi la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Genova sul cognome del figlio. La Corte ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori”.
Già nel 2006 la Consulta si espresse sulla questione, ma pur riconoscendo che l’attuale normativa rappresentava il “retaggio di una concezione patriarcale della famiglia”, e in contrasto con il “valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna”, ritenne che la questione fosse di competenza del legislatore. Nel frattempo, tuttavia, una sentenza della Corte di Cassazione e l’entrata in vigore del trattato di Lisbona (che vieta ogni discriminazione fondata sul sesso) hanno cambiato il quadro normativo permettendo alla Consulta di cancellare una norma ritenuta ormai palesemente discriminatoria.