“Il Pd ormai è finito, tra Renzi e la minoranza le strade si dividono. E per il centro che vogliamo costruire si aprono praterie in una coalizione con il Pd”. Lo afferma il leader di Ala, Denis Verdini, in un’intervista alla Stampa in cui si dice “convinto che il Sì alla fine vincerà. Gli italiani capiranno la portata di questa riforma”. La legge elettorale cambierebbe anche in caso di vittoria del Sì, “le modifiche sono praticamente già cosa fatta: via il ballottaggio e premio alla coalizione che supera una certa soglia”, sottolinea Verdini, osservando che l’accordo trovato all’interno del Pd e che ha segnato la ‘pace’ con Gianni Cuperlo della minoranza dem “non conta niente. Il Pd da solo non ha i numeri al Senato per cambiare l’Italicum e dunque Renzi deve trattare con noi e con Alfano”.
L’Italicum, prosegue Verdini, “cambia perché sta cambiando lo scenario politico. Il Pd si sta spaccando. E per Renzi – ricorda – è necessario mettere in piedi una coalizione con una forza di centro. Noi lavoriamo per questo. Ci sono praterie per una forza moderata alleata col Pd”.
Che fine farà la minoranza Pd? “In ogni caso – risponde Verdini – anche se vincesse il No, non me li immagino correre alle prossime elezioni insieme a Renzi. Finiranno come Fassina, D’Attorre e Civati, ai margini della vita politica” perché “la gente che ce l’ha con Renzi vota i grillini, mica loro. Per Bersani non ci sono spazi da riempire”. (askanews)