L’Unione europea deve rispettare gli accordi che non “sono carta straccia”: deve “fare i ricollocamenti” dei richiedenti asilo “se non vuole fallire” perchè, in caso contrario, “sarebbe un precedente enorme di inattendibilità”. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, è tornato oggi sul tema del ricollocamenti delle quote di accoglienza dei migranti nei Paesi Ue. “Un fronte sul quale, – ha sottolineato il titolare del Viminale – “l’Europa si gioca il proprio destino: quello sulla prima sfida dei diritti”.
L’Italia – ha spiegato Alfano, intervenendo a un convegno sull’immigrazione a Montecitorio – che l’Italia ha rispettato tutti gli impegni assunti (dall’acceleramento delle procedure per i riconoscimenti, agli hot spot, al fotosegnalamento, sino alla vigilanza al confini Nord) ma altrettanto non ha fatto l’Unione europea. “Il ricollocamento di circa 47 mila migranti è stato adempiuto al 2-3%. Ci hanno fatto un ‘bidone’ del 97-98%“.
“La gravità dell’inadempimento di impegni assunti in forma scritta e non mantenuti – ha sottolineato Alfano – è immane”. (askanews).