Radicali in marcia, a Roma, nel giorno del Giubileo dei Carcerati, per chiedere al governo e Parlamento un provvedimento di amnistia. L’iniziativa è del Partito Radicale, intitolata a Marco Pannella e Papa Francesco
Sono state centinaia le persone che hanno partecipato all’iniziativa, partita da carcere di Regina Coeli per arrivare in piazza San Pietro per l’angelus del Papa.
Hanno aderito i radicali, l’unione delle Camere penali, associazioni come “Nessuno tocchi Caino”. “La parola amnistia va riabilitata, è scritta nella Costituzione”. Oggi “è negata, è un tabù, si ha paura a pronunciarla perché si è vittima del populismo penale in voga nel nostro paese“, hanno spiegato i partecipanti, aggiungendo che “l’amnistia non ha a che fare con un’operazione di clemenza, ma è l’affermazione e il ripristino della legalità”. (Il capovolgimento dei valori è totale, ndr)
La “Marcia per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà” è stata intitolata a Marco Pannella e a Papa Francesco.
In testa al corteo, dietro lo striscione ‘Amnistia’, Rita Bernardini (che coltiva cannabis sul balcone di casa), Maurizio Bolognetti e Irene Testa e Paola Di Folco. Con loro i parenti dei detenuti e le tante associazioni che hanno aderito (Acli, Libera, Cgil, Anci, Camere Penali) insieme agli oltre 40 parlamentari, tra cui Valter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, Simona Vicari, sottosegretario Ap alle Infrastrutture, Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri della Camera.
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