La notizia era nell’aria da giorni e infine è arrivata. Lo scrive ilsole24ore.com
Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha deciso di fare un rimpasto di governo per dare nuovo slancio a riforme e privatizzazioni, mentre la popolarità dell’esecutivo è in pesante calo negli ultimi sondaggi, che vedono in forte vantaggio il partito conservatore Nea Dimokratia. Così venerdì sera il premier ha mandato un chiaro segnale ai mercati e ai creditori internazionali sulla volontà del suo governo di rispettare l’agenda concordata con la troika (l’Unione europea, Bce e il Fondo monetario internazionale), lasciando al suo posto il ministro delle Finanze, Euclide Tsakalotos.
Non solo. La svoltà verso il pragmatismo o il realismo dei mercati è stata quella di nominare Dimitris Liakos, l’attuale capo del suo ufficio economico ed ex gestore di fondi, come ministro responsabile per l’attuazione del programma di salvataggio della Grecia, cioè del terzo piano, quello da 86 miliardi di euro.
Per placare i creditori internazionali che recentemente hanno accusato Atene di non fare abbastanza sul fronte delle privatizzazioni dei beni dello Stato, Tsipras ha spostato il ministro dell’Energia, Panos Skourletis, che aveva apertamente contrastato l’attuazione di alcune importanti privatizzazioni come il gigante dell’energia elettrica Dei, agli Interni, sostituendolo con George Stathakis, l’attuale ministro dell’economia, che ha partecipato all’ultimo Forum Ambrosetti di settembre sulle sponde del lago di Como.