CITTA’ DEL VATICANO, 6 NOV – “A volte, una certa ipocrisia spinge a vedere in voi solo delle persone che hanno sbagliato, per le quali l’unica via è quella del carcere. Non si pensa alla possibilità di cambiare vita, c’è poca fiducia nella riabilitazione, del reinserimento nella società”.
Lo ha detto il Papa nell’omelia della messa per il Giubileo dei detenuti. E’ infatti chiusa in cella anche la persona che ha pregiudizi o falsi idoli. “Quando si rimane chiusi – ha detto il Papa – nei propri pregiudizi, o si è schiavi degli idoli di un falso benessere, quando ci si muove dentro schemi ideologici o si assolutizzano leggi di mercato che schiacciano le persone, in realtà non si fa altro che stare tra le strette pareti della cella dell’individualismo e dell’autosufficienza, privati della verità che genera la libertà”.
“Io vi dico – ha confessato Francesco – che ogni volta che entro in carcere mi domando: perché loro e non io? Tutti abbiamo la possibilità di sbagliare, tutti in un’altra maniera abbiamo sbagliato”. (ANSA)