Bradley Manning, il soldato dell’ esercito americano che sta cambiando sesso in carcere dopo esser stato condannato a 35 anni di carcere militare come talpa di Wikileaks, ha nuovamente tentato il suicidio, il mese scorso, mentre stava iniziando una settimana di isolamento come punizione per un precedente tentativo di suicidio, che risale a luglio. Lo riferisce il New York Times, precisando che sarebbe stato proprio Manning ha rendere noto il suo gesto, con un comunicato dettato telefonicamente ad un componente della sua rete di sostegno volontario, e indirizzato al Nyt.
Chase Strangio, avvocato della American Civil Liberties che rappresenta Manning, ha confermato il tentato suicidio, aggiunge il giornale. ansa