“Nessuna tirannia si sostiene senza sfruttare le nostre paure. Da qui il fatto che ogni tirannia sia terroristica”. Così Papa Francesco ai movimenti popolari internazionali ricevuti in Vaticano. Per il Papa il terrorismo è legato al denaro che governa il mondo con “la frusta della paura”.
“E quando questo terrore, che è stato seminato nelle periferie con massacri, saccheggi, oppressione e ingiustizia, esplode nei centri con diverse forme di violenza, persino con attentati odiosi e vili, i cittadini che ancora conservano alcuni diritti sono tentati dalla falsa sicurezza dei muri fisici o sociali. Muri che rinchiudono alcuni ed esiliano altri. Cittadini murati, terrorizzati, da un lato; esclusi, esiliati, ancora più terrorizzati, dall’altro. E’ questa la vita che Dio nostro Padre vuole per i suoi figli?”.
“La paura viene alimentata, manipolata… Perché la paura, oltre ad essere un buon affare per i mercanti di armi e di morte, ci indebolisce, ci destabilizza, distrugge le nostre difese psicologiche e spirituali, ci anestetizza di fronte alla sofferenza degli altri e alla fine ci rende crudeli. Quando sentiamo che si festeggia la morte di un giovane che forse ha sbagliato strada, quando vediamo che si preferisce la guerra alla pace, quando vediamo che si diffonde la xenofobia, quando constatiamo che guadagnano terreno le proposte intolleranti; dietro questa crudeltà che sembra massificarsi c’è il freddo soffio della paura. Vi chiedo di pregare per tutti coloro che hanno paura, preghiamo che Dio dia loro coraggio e che in questo anno della misericordia possa ammorbidire i nostri cuori”. (askanews)
Lo dice Bergoglio da dietro le mura del Vaticano, dove non c’è un solo immigrato.
Il resto dell’incomprensibile discorso, denota viltà, la paura che ha Bergoglio di parlare chiaramente, di dire limpidamente cosa vuole: porte aperte ai tagliagole mussulmani? …e dillo Bergoglio non avere paura di essere sommerso dai fischi.