Il comportamento del premier abusivo Renzi è la migliore propaganda per il NO perché aiuta i cittadini a comprendere che sono governati da un despota, in sfregio alla democrazia. Si ha addirittura l’impressione che Renzi voglia spingere gli elettori a votare No al referendum per la riforma costituzionale, mettendoli in guardia proprio con il suo atteggiamento.
Vietato manifestare per il No al referendum. Mentre nella renziana Firenze si apre la Leopolda, la kermesse renziana che ammorba ogni anno nella vecchia stazione fiorentina, sale il malumore dai comitati per il No che denunciano una censura del dissenso. È stata revocata infatti l’autorizzazione per la manifestazione prevista per domani nella città toscana, ufficialmente per la presenza di premier e ministri. Permesso solo un presidio in piazza Ss. Annunziata, ben distante dalla Leopolda.
Ma il malcontento serpeggia. “C’è un clima turco”, si sfoga all’Huffington Post Bruno Paladini del comitato “Firenze dice No”, “Un divieto a manifestare a Firenze non si era mai visto. Renzi può manifestare. Invece il no al referendum non ne ha diritto. Non è giusto. Domani alle 15 noi confermiamo il presidio dove l’avevamo chiesto fin dall’inizio, cioè in piazza San Marco. E da lì vediamo di partire in corteo, direzione Leopolda, appunto“.
“Il Partito democratico nella campagna referendaria vuole che piazza della Signoria a Firenze possa essere utilizzata solo per la propaganda del Sì”, accusano intanto Giovanni Donzelli e Francesco Torselli, capogruppo Fratelli d’Italia in Regione e Comune, “Oggi, durante la riunione per definire le regole che si è svolta a Palazzo Vecchio con tutti i partiti, i rappresentanti del Pd hanno proposto che quel luogo possa essere utilizzato solo dietro l’autorizzazione della giunta comunale, il che significa di fatto escluderlo dalla possibilità di utilizzarlo per la propaganda del No. Si tratta dell’ennesimo gesto di arroganza dell’amministrazione Nardella”.