Esasperati dal ritardo di due ore, poco prima dell’arrivo della presidente della Camera Boldrini, 250 persone hanno disceso, in rispettoso silenzio, i gradoni del Sacrario e sono ritornate a casa. Lo scrive il Piccolo
REDIPUGLIA Protesta dell’Associazione caduti e dispersi in guerra, sezione di Venezia, alla cerimonia della festa dell’Unità d’Italia e delle forze armate che si è svolta al sacrario di Redipuglia. Esasperati dal ritardo di due ore rispetto al tradizionale protocollo, poco prima dell’arrivo della presidente della Camera Laura Boldrini, 250 persone hanno disceso, in rispettoso silenzio, i gradoni del sacrario e hanno raggiunto i cinque pullman che li hanno ricondotti a casa.
“Ci vuole più rispetto per i caduti, e anche per noi. Nella nostra associazione ci sono persone che non hanno mai conosciuto il padre, caduto in guerra”.
In effetti il protocollo della cerimonia si è dilatato al massimo. E’ anche vero che era noto che la presidente Boldrini sarebbe arrivata a Redipuglia alle 12.30 ma probabilmente lo slittamento dell’orario di due ore rispetto agli anni passati ha creato disagi e defezioni tra i partecipanti.
Ma insozzare il ricordo dei caduti per la nostra Patria con gente del genere…….. Se solo quelle povere vittime sapessero che hanno combattuto per lasciare l’Italia nelle mani di questa gentaglia penso si rivolterebbero nelle proprie tombe!
Onore ai caduti!
Mi ricorda un’altro che arriva con due ore di ritardo a Bologna, la sua città, in occasione del raduno nazionale carabinieri, quello era il mortadella di Prodi, allora a capo del governo bella gente nelle file della sinistra, da esserne orgogliosi…
620mila caduti e non cerano i bombardamenti come nell’ultima fra soldati e civili 220mila- Non arrivano a capire la differemza. si perde tempo ed Acqua Santa.-
Consiglio di leggere un libro “la rivolta dei Santi Maledetti” … il Piave mornorò-!