Quello che non viene scritto su nessun giornale è che il programma elettorale di Trump ha tanto di clamoroso e di sostanzioso, infatti questa candidatura sta raccogliendo consensi a rotta di collo tra il ceto medio ma anche tra il ceto popolare statunitense. Questo è il principale motivo per cui anche il suo Partito, che voleva far vincere la più rassicurante Hillary, da alcuni giorni ha deciso di appoggiarlo realmente alla luce di un furor di popolo che non è possibile sottacere, anche facendo emergere attraverso l’FBI le magagne della Signora. Il direttore dell’FBI, il repubblicano Comey, a margine della lettera al Congresso ha dichiarato ‘non posso non riaprire le indagini…’, e chi ha fatto politica come me capisce il senso di una tale precisa dichiarazione.
I tipi come Donald Trump o si amano o si odiano, ma quello che non si può fare è ignorarli, perché sono loro che cambiano le cose, a volte in meglio, a volte in peggio.
Trump avversa il TTP, il NAFTA, gli stati senza confini, l’intromissione della Segreteria di Stato Usa negli affari di tutte le Nazioni del Mondo e in poche parole tutto quello che una persona a modo e di buon senso pubblico, specie se impegnata ad alto livello socioeconomico, non dovrebbe permettersi di fare. L’etichetta occidentale contemporanea è intrisa di un buonismo dogmatico e una serie di must politicamente corretti che se non si rispettano, si rischia l’emarginazione e finanche una vera e propria inquisizione in grado di far cambiare idea.
Ma consideriamo il QI dei presidenti Usa, visto che parliamo di uomini che hanno influenzato il nostro stato di benessere o malessere. Il quoziente d’intelligenza (o QI) è un punteggio ottenuto tramite test standardizzati, con lo scopo di misurare l’intelligenza ovvero la capacità di comprendere i concetti, cioè l’attitudine cognitiva dell’individuo. In America un QI basso è una vera e propria malattia, perché alle volte tali individui sono inseriti in speciali progetti di istruzione, per fare in modo che non rimangano troppo indietro nella Società. Il QI medio è 100, sopra si può dire che sia ha un buon livello di intelligenza, sotto invece no. Bill Gates, ad esempio, sebbene non sia nemmeno laureato, ha un QI altissimo di 165 mentre Kasparov, fortissimo giocatore di scacchi, arriva ai livelli dei grandi scienziati, cioè a 173.
Storicamente un presidente Usa con il QI più alto fu Bill Clinton, con 137, divenendo presidente a sorpresa, sebbene fosse un piccolo e squattrinato governatore di un piccolo stato come l’Arkansas, fino ad arrivare a battere il suo avversario George H.W. Bush,che aveva un modesto QI di 98. Il figlio di Bush, il presidente George W. Bush era molto più intelligente ed infatti vantava un QI pari a 125, anche se ad onor del vero, il democratico che sconfisse per un pelo, Al Gore, un cervello democratico riconosciuto, aveva un QI di molto superiore (134), mentre John Kerry, da lui battuto 4 anni dopo, aveva un apprezzabile 123, un livello intellettivo da considerarsi normale dato il livello degli impegni presidenziali.
Molto intelligente è anche il primo uomo di colore a diventare presidente, cioè Barack Obama, che aveva battuto non solo elettoralmente ma anche nel QI tutti i suoi competitor repubblicani, poiché con il suo QI di 130 era superiore sia a John McCain (QI 125) sia a Mitt Romney (QI 122).
E Hillary Clinton ? Hillary è una donna su cui si può dire tutto il male possibile, e io infatti lo dico, ma non che non sia una persona spiccatamente intelligente. Se fosse eletta non sarebbe solo la prima donna presidente, ma il presidente con il QI più alto di sempre, poiché il suo QI registra un ammirevole 140, addirittura superiore a quello di suo marito di 3 punti ! Sarebbe tutto perfetto se non fosse spuntato Donald Trump: lui ha un QI di ben 156 punti, e per il modo con cui sta conducendo questa battaglia elettorale e politica impossibile, ha dimostrato come questo test di misurazione del livello di intelligenza, non abbia solo solide basi scientifiche ma anche risvolti concreti da considerare, anche più dei sondaggi propalati dalla televisione dopo un faccia a faccia tv truccato.
Gianmarco Landi
Se vogliamo guardare le cose da una prospettiva più ampia, il popolo statunitense ha un Quoziente Intellettvo medio di 98 mentre gli italiani di 102.
Obama è un mulatto, non so cosa significhi “di colore” (?!) ma se allude al padre che era originario del Kenya, il QI kenyota medio è 72 comunque più alto della media dei paesi dell’Africa equatoriale il cui QI è tra 69 e 59
dati tratti dagli studi di Lynn & Vanhanen