Questa mattina diverse centinaia di migranti – fra i duecento e i duecentocinquanta, secondo la stampa locale – hanno provato a superare di forza il muro confinario che divide la città spagnola di Ceuta dal territorio marocchino
Secondo il quotidiano iberico El Paìs, più della metà degli assalitori è riuscita a penetrare nell’enclave spagnola in terra d’Africa. Almeno trentadue migranti sono invece stati ricoverati al pronto soccorso dell’ospedale universitario della città, con ferite e contusioni riportate nel tentativo di scavalcare i sei metri della valla (il sistema di recinzioni e reticolati che da tempo corre lungo il confine terrestre ispano-marocchino.)
I migranti – scrive il giornale.it – hanno cercato di forzare il confine in diversi punti della frontiera, nel tentativo di eludere la sorveglianza della polizia e della Guardia Civil. Secondo le statistiche fornite dalle autorità locali si tratta di una delle maggiori forzature di massa del confine della storia recente.
Da anni le montagne di fronte alle due città di Ceuta e Melilla sono meta di un ininterrotto pellegrinaggio di migranti che da tutta l’Africa centro-occidentale si ammassano nella campagna marocchina per tentare con ogni mezzo di passare in Spagna. Il governo di Madrid è stato fra i primi a costruire dei muri anti-migranti, ben prima dell’Ungheria di Orban o degli Stati della rotta balcanica.