Si deve riconoscere con “onestà” che “la nostra divisione si allontanava dal disegno originario del popolo di Dio” ed è stata “storicamente perpetuata da uomini di potere di questo mondo più che per la volontà del popolo fedele”: lo ha detto il Papa nella omelia per la preghiera ecumenica nella cattedrale di Lund
“Unità”: è quanto invoca Papa Francesco nell’omelia che pronuncia nella cattedrale luterana di Lund in Svezia, durante la preghiera ecumenica comune in occasione della commemorazione del 500° anniversario della Riforma di Martin Lutero. Riflettendo sul passo evangelico tratto dal brano del Vangelo secondo Giovanni, “Rimanete in me e io in voi”, il Pontefice osserva che “queste parole, pronunciate da Gesù nel contesto dell’Ultima Cena, ci consentono di accostarci al cuore di Cristo poco prima del suo donarsi definitivo sulla croce. Possiamo sentire i suoi battiti di amore per noi e il suo desiderio di unità per tutti coloro che credono in lui. Ci dice che lui è la vera vite e noi i tralci e che, come Egli è unito al Padre, così noi dobbiamo rimanere uniti a lui, se vogliamo portare frutto”.
Sottolinea il Papa: “In questo incontro di preghiera, qui nella cattedrale luterana di Lund, vogliamo manifestare il nostro comune desiderio di rimanere uniti a Cristo per avere la vita. Gli chiediamo: ‘Signore, aiutaci con la tua grazia a essere più uniti a te per dare insieme una testimonianza più efficace di fede, speranza e carità’…”.
Per il Pontefice, “è anche un momento per rendere grazie a Dio per l’impegno di tanti nostri fratelli, di diverse comunità ecclesiali, che non si sono rassegnati alla divisione, ma che hanno mantenuto viva la speranza della riconciliazione tra tutti coloro che credono nell’unico Signore”.
“Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi”, afferma ancora Bergoglio. “Cattolici e luterani abbiamo cominciato a camminare insieme sulla via della riconciliazione – osserva il Pontefice – Ora, nel contesto della commemorazione comune della Riforma del 1517, abbiamo una nuova opportunità di accogliere un percorso comune, che ha preso forma negli ultimi cinquant’anni nel dialogo ecumenico tra la Federazione Luterana Mondiale e la Chiesa Cattolica. Non possiamo rassegnarci alla divisione e alla distanza che la separazione ha prodotto tra noi”, è l’esortazione del Papa. (AdnKronos)