Decine di abitanti di Gorino Ferrarese (Ferrara) sono scesi in piazza per protestare contro la decisione del prefetto di Ferrara, Michele Tortora, di requisire l’ostello-bar ‘Amore-Natura’ per alloggiare 20 profughi (clandestini). La prefettura ha notificato, nel primo pomeriggio, la requisizione parziale del piano superiore dell’edificio e di 5 camere (30 posti letto) “per ospitare 12 donne e 8 bambini”.
A quanto si apprende, i cittadini di Gorino hanno costruito barricate, con bancali di legno, per impedire il passaggio del mezzo con a bordo i migranti.
La prefettura spiega che “il provvedimento ha carattere eccezionale e straordinario, per fronteggiare la necessità di accoglienza di un gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara, tenuto conto della intervenuta saturazione delle strutture di accoglienza già funzionanti e dalla mancanza di ulteriori disponibilità sul mercato”.
Il titolare dell’ostello, Filippo Rubini, ha detto alla Nuova Ferrara che una settimana fa, contattata, la struttura si era detta non disponibile ad accogliere i profughi ma che poi la situazione si era concretizzata con l’annuncio dell’arrivo a poche ore dal trasferimento. (ndr)
L’edificio che ospita l’ostello di Gorino è di proprietà della Provincia ma affittato da quattro anni. Il prefetto Michele Tortora fa un “appello ad amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato e strutture ecclesiastiche affinché offrano ogni collaborazione per rivenire soluzioni ricettive e dare risposta alle ulteriori esigenze di accoglienza che con ogni verosimiglianza si proporranno a breve”. (con fonte ADNKRONOS)
Onore a questi CITTADINI maiuscolo perchè lo meritano, il popolo pare che inizia a svegliarsi! e non sentendo i Politici Ixxxxxxxi col dire che dobbiamo accoglierli un po per ogni paese, ma che andassero a f. tutti!
I rappresentanti delle istituzioni che impongono i profughi alla popolazione, devono portarseli a casa loro, non a casa degli altri. Non c’è alcun rispetto per il popolo Italiano, ma si accolgono a braccia aperte gli invasori.