Diciotto mesi di campagna europeista, per “dare una nuova direzione all’Europa progressista”. E’ l’obiettivo di ‘Together’ il progetto del gruppo dei socialisti-democratici (S&D) al Parlamento europeo assieme al Pse, alla Feps (la Federazione europea di studi progressisti), al Forum progressista mondiale (Gpf), a Solidar alle Ong per rilanciare “l’azione” progressista in Europa e riconquistare l’elettorato ‘millennial’ con una serie di eventi. “Siamo bravissimi nel fare analisi, ma dobbiamo passare all’azione” ha osservato il presidente del Pse, Serguei Stanichev, in uno dei dibattiti della prima convention tenuta all’Europarlamento con la partecipazione, tra gli altri, di Federica Mogherini e Martin Schulz.
“Il problema in Europa sono le politiche sbagliate, ma non c’è dubbio che abbiamo necessità di un’Europa unita” ha detto l’alto rappresentante Federica Mogherini, osservando che “abbiamo la responsabilità di far capire che la Ue non è distante: l’Europa siamo noi” anche perché “la Ue non esiste e non funziona se non la facciamo funzionare”, concludendo che “abbiamo bisogno di un cambio generazionale” in Europa.
“Più giustizia sociale e una migliore distribuzione della ricchezza” dovranno essere le linee guida, ha indicato dal canto suo il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Mentre Jeremy Corbin, leader del partito laburista che ha dato forfait all’ultimo momento per partecipare al dibattito a Westminster, in un videomessaggio ha assicurato che il Labour “continuerà a lottare” affinché il Regno Unito mantenga stretti legami con l’Europa e contro la tentazione dell’isolazionismo dei Conservatori. ANSAMED
A questi Orwell gli fa un baffo!