Milano: un milione di euro per i vigilantes armati nei campi nomadi

 

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Il Comune di Milano sborsa quasi un milione di euro per mettere i vigilantes armati nei campi nomadi. Lo fa in due strutture al fine di evitare risse e devastazioni. “Paghiamo le badanti ai rom – sbotta il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato – è così che il Comune spende i nostri soldi?”.

Di sgomberi a Palazzo Marino non se ne parla. Di usare il pugno duro con i rom tantomeno. Adesso, poi, spunta persino una determina dirigenziale “per la prosecuzione dei servizi di vigilanza presso i Ces (Centri di emergenza dociale, ndr) di via Lombroso e via Bonfadini”. Da giugno ad agosto sono stati sborsati la bellezza di 30mila euro. La proroga, però, fa riferimento a un contratto stipulato nel 2012 per un importo complessivo di 945.687 euro. “I soldi – si legge – servono per garantire un servizio di vigilanza privata fissa armata presso i centri del Comune di Milano per l’emergenza sociale in via Lombroso e via Bonfadini, per garantire sicurezza all’interno dei centri medesimi e la tutela del patrimonio comunale presente, evitando inoltre situazioni conflittuali tra gli ospiti stessi, prevenendo risse e altre situazioni critiche”.

I vigilantes armati pagati da Palazzo Marino sono un servizio in più rispetto alla vigilanza della polizia locale che è sempre attivo. “Non solo li ospitiamo – sbotta De Corato – ma dobbiamo anche pagare i vigilantes che si accertino che non sfascino tutto e non si picchino tra loro”. Inutile dire quanto queste stesse guardie armate farebbero comodo in altri contesti a rischio per i milanesi, come le case popolari o i palazzi dello spaccio. “E negli altri campi nomadi autorizzati? Anche lì vengono pagati vigilantes?”, conclude l’ex vice sindaco chiedendosi quanto spenda il Comune per i campi rom di Chiesa Rossa, Negrotto e Barzaghi. IL GIORNALE