La procura di Torino ha avviato accertamenti sul bilancio del Comune per il 2015. L’iniziativa si riferisce a un presunto ‘disallineamento’ fra i conti della società di trasporti Gtt e quelli di Palazzo Civico: l’azienda vanterebbe un credito di 14 milioni di euro che non compare nella documentazione.
Al Comune vi sarebbe un buco da 80 milioni di euro. Comparando debiti e crediti tra Gtt, Infra.To e Agenzia Mobilità Piemonte – tutte società controllate o partecipate dal Comune che si occupano della gestione del trasporto pubblico – emergono «disallineamenti» per circa 80 milioni di euro.
A sollevare il caso erano stati dei consiglieri di opposizione di centrodestra. I magistrati sarebbero orientati a procedere per falso in atto pubblico. Anche la procura della Corte dei conti ha in animo di procedere.
Nel quadro degli accertamenti avviati dalla procura subalpina, oggi la guardia di finanza ha visitato alcuni uffici in Comune, a Torino. Magistrati e militari intendono far luce su una discrasia (di 4 o 5 milioni) fra i conti dell’amministrazione e quelli di alcune società partecipate, fra cui Gtt.
“Le politiche di bilancio sono sempre state gestite con rigore e trasparenza, nel rispetto delle leggi e dei principi contabili, sottoposto periodicamente agli organismi di verifica contabile, conseguendo sempre gli equilibri di bilancio e realizzando in cinque anni una consistente riduzione dell’indebitamento della città di oltre 500 milioni. Un lavoro sempre valutato positivamente dalle principali agenzie di rating”.
Così Piero Fassino, ex sindaco di Torino, in merito all’inchiesta della procura sui conti di Palazzo Civico. “In ogni caso – sottolinea – un’inchiesta non può essere commentata prima di conoscerne i rilievi precisi che valuteremo quando saranno noti”.
Grillo: “A Torino Fassino ha lasciato un vuoto enorme, un buco, una voragine con in fondo il marchio Pd”.
Così Beppe Grillo dal suo blog commenta la notizia delle indagini della Gdf sul bilancio 2015 di Torino. E “se Torino sta così, figuratevi Roma, la città del Pd e di Mafia Capitale.
Stiamo riparando i danni che hanno creato in decenni di malgoverno e illegalità diffusa. Oggi nessuno del Pd parla.
Neppure fiatano. Bene. Continuate così. State zitti e lasciateci lavorare”. ansa