Cinque milioni di multa alla multinazionale Aspen Pharma per aver rincarato del 1500% farmaci oncologici destinati a vecchi e bambini. “Prezzi iniqui”, secondo l’Autorità antitrust sulla base di un’accusa articolata e documentata. “Dopo aver acquistato da GlaxoSmithKline il pacchetto di farmaci antitumorali, il cui brevetto era scaduto da decenni Aspen ha avviato una negoziazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) volta esclusivamente ad ottenere ingenti aumenti di prezzo, pur in assenza delle necessarie giustificazioni economiche”.
La multinazionale con sede alle Maurituis ha poi minacciato l’interruzione delle fornitura diretta dei farmaci al mercato italiano, fino ad ottenere “elevatissimi incrementi di prezzo compresi tra il 300% e il 1500%”. Si tratta di prodotti a base dei principi attivi clorambucile, melfalan, mercaptopurina e tioguanina, nei quali è presente la sola Aspen con i cosidetti farmaci Cosmos, ovvero le specialità medicinali denominate Leukeran (clorambucile), Alkeran – in formulazione iniettabile e in compresse – (melfalan), Purinethol (mercaptopurina) e Tioguanina (tioguanina).
Prezzi iniqui secondo i funzionari dell’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che hanno rilevato l’irragionevolezza della sproporzione tra prezzi e costi alla luce di diversi fattori, tra cui l’assenza di giustificazioni economiche per l’aumento del prezzo.
L’azienda finita nel mirino dell’Antitrust è una multinazionale con sede nelle Mauritius rappresentata in Italia dalla Aspen Italia Srl, una società a responsabilità limitata costituita nel 2014 con un milione di euro di capitale sociale che ha come denominazione dell’attività “Procacciatori d’affari di prodotti farmaceutici e di cosmetici”. Nel 2015 ha dichiarato ricavi per circa sei milioni e seicentomila euro.